Silvia Cariolato è fermamente convinta che le coincidenze non esistano. È una religione del destino, la sua, o una conseguenza della sua vita da pendolare?
Scherzi a parte e qualunque sia la ragione, aveva il desiderio, o forse la necessità, di condividere questo messaggio e ha deciso di farlo mediante una raccolta di racconti (24, in tutto) che ha poi autopubblicato sulla piattaforma StreetLib: I binari della vita. Ventuno coincidenze in stazione.
Si è rivolta a edillia per avere supporto nel percorso che aveva deciso di intraprendere con il suo testo – dalla revisione alla realizzazione della copertina e dell’ebook – che ha come punto di partenza una situazione piuttosto comune: l’attesa di un treno che tarderà ad arrivare.
Situazione ordinaria, specie per lei che deve viaggiare ogni giorno per lavoro e che proprio durante le consuete attese ha maturato l’idea di “inventare” delle storie.
Storie ambientate in tre stazioni diverse (Verona, Vicenza e Padova), con protagonisti uomini, donne, ragazzi e ragazze che si ritrovano, casualmente (almeno in apparenza!), a raccontarsi le proprie esperienze e a mettere a disposizione reciproca il proprio bagaglio esistenziale, rivelandosi utili – quando non addirittura risolutivi – nei piccoli e grandi dilemmi delle persone appena conosciute.
Incrociare qualcuno, infatti, può comportare la possibilità di imbattersi in un “mondo”, vale a dire in vicende, fatte di gioie e dolori, che non ci appartengono ma che possono diventare un po’ nostre grazie alla condivisione. Proprio questa, infatti, ci consente di cercare analogie e differenze tra l’altro e noi e di ampliare così i nostri orizzonti: l’incontro con l’altro può, cioè, essere un viaggio. Non a caso, non è la meta che unisce i protagonisti della raccolta, bensì il percorso. Quello che ha condotto loro fin lì e quello da intraprendere ancora.
Proprio in tal senso, il treno – l’elemento che accomuna i protagonisti di I binari della vita lungo le tre parti in cui la raccolta si divide – è una metafora. Diviene simbolo dell’occasione da cogliere e, di conseguenza, della necessità di predisporre l’animo in un modo positivo e costruttivo aprendosi alle opportunità, anche quando sono nascoste dietro situazioni che hanno tutta l’aria di essere solo delle seccature. Come l’essere costretti a un’attesa inaspettata e prolungata in stazione.
Un imprevisto – ben due ore di ritardo – può, allora, rivelarsi un’occasione?
Dialogo e ascolto diventano, così, quella coincidenza – che quindi tale non è – capace di offrire la possibilità di un cambiamento e l’opportunità di adottare un punto di vista diverso sulla vita.
Nella loro semplicità, i racconti di Silvia Cariolato sono storie di persone che (ri)scoprono la propria vera natura riflettendosi in altri individui, attraverso i quali riconoscono la possibilità di essere felici, di potersi liberare da ogni tipo di costrizione, solo desiderandolo.